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Eventi

15

October

2025

Teatro Consorziale di Budrio

20:30

,

Teatro Consorziale di Budrio

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Teatro Consorziale di Budrio

TOSCA

DI GIACOMO PUCCINI
SU LIBRETTO DI I. ILLICA E G. GIACOSA
Melodramma in tre atti

Personaggi e interpreti:

FLORIA TOSCA   - Laura Stella

MARIO CAVARADOSSI  -   Kazuki Yoshida

IL BARONE SCARPIA  -   Marzio Giossi

IL SAGRESTANO  -    Marco Gazzini

SPOLETTA  -   Manuel Pierattelli

ANGELOTTI, SCIARRONE  -   Alessandro Branchi

IL PASTORELLO - Sara Pizzolo

FIGURANTI - Stefano Fusaro, Federico Bassolino
DANZATORI - Alberto Chignoli, Virginia Magni
IL CORO DEI BAMBINI - Amgels Scuola D’arte E Movimento



Coro Armonici Senza Fili
Maestro del Coro - Marco Cavazza

ORCHESTRA SENZASPINE

Direttore - M° Tommaso Ussardi
Regia - ‍Salvatore Sito

Scene - Josephin Capozzi
Realizzazione scene - Daniele Risi
Direttrice di scena - Turchese Sartori
Disegno Luci - Matteo Risi
Costumi - Silvia Lumes
Realizzazione dipinti - Francesca Altamore
Coreografie - Virginia Magni
Trucco e parrucco -  Valentina Fabbretti
Maestro collaboratore al piano e alle luci - Martina Sighinolfi
Fonico - Davide Agnolin
Testi a cura di FIADDA Emilia Romagna
Respeakers -  Valentina Gualdi, Simona Vasile

Produzione Teatro Fanin in collaborazione con l'Orchestra Senzaspine e la Scuola dell'Opera del Teatro Comunale di Bologna

Roma, 1800, nel cuore di un potere corrotto, Floria Tosca lotta per amore e per la propria dignità di donna, diventando così  il simbolo di una resistenza che rifiuta la sottomissione. Un dramma di passione e violenza che parla ancora oggi di riscatto e coraggio femminile.

ACCESSIBILITÀ

Sopratitolazione a cura di FIADDA Emilia Romagna, Associazione per i diritti delle persone sorde e famiglie, nell’ambito del Progetto ACCESs finanziato dalla Regione ER.

NOTE DEL REGISTA SALVATORE SITO

"Tosca è un capolavoro al quale sento il dovere di avvicinarmi con grande rispetto. Fin dalla prima analisi mi ha fatto sussultare un aspetto in particolare: la passione, che si fa violenza, dei suoi personaggi. La passione che spinge Mario a lasciarsi torturare e giustiziare in virtù di un ideale. Che spinge Tosca, donna devota, a diventare prima omicida e poi suicida. Che spinge Scarpia, baluardo della giustizia e della sua Chiesa, ad abusare i corpi dei due giovani artisti.
Mi sono chiesto quale potesse essere un mezzo utile a raccontarlo, ed è stata l’opera stessa a suggerirlo: il
dipinto. Quel dipinto così fervido, saturo di passione, da diventare alla prima occhiata innesco di tutto lo sviluppo drammatico. In effetti, nel corso della storia la comparsa della tela ha consentito una sorta di graduale passaggio dal sacro al profano rendendo gli artisti liberi di esprimere le proprie passioni, esattamente come accade in Tosca. Per questo motivo ho voluto realizzare un allestimento di tipo concettuale, che ci consenta di rispettare un libretto esplicitamente connotato dal punto di vista storico-temporale, ma al tempo stesso ci dia la possibilità di enfatizzare l’attenzione sulla forza e sul carattere dei suoi personaggi. La tela risulta essere l’elemento predominante e i personaggi si muovono su di essa come a voler comporre un passo alla volta il disegno dell’autore, in un percorso che si sviluppa dall’espressionismo fino a un razionalismo di stampo contemporaneo. Ogni elemento visivo diviene occasione per rievocare ed amplificare le passioni dei personaggi, così la Madonna in Sant’Andrea della Valle è ispirata alla celebre “Madonna” di Munch, per raccontare il carattere tumultuoso e provocatorio dei giovani artisti.
Il primo atto mi ha fatto pensare inoltre ad una celebre espressione di
Van Gogh: “Preferisco dipingere gli occhi degli uomini che le cattedrali”, a “quegli occhi cilestrini” della Marchesa Attavanti e di conseguenza il suo “Autoritratto su sfondo blu” del 1889 ci ha donato il colore.
Il secondo, saturo di una
violenza che è figlia del potere, mi ha fatto pensare alla pioggia d’oro su “Danae” di Klimt (1907), che ben s’addice all’opulenza di Palazzo Farnese e allo stesso tempo descrive uno stupro. Oro che sembra invadere ogni angolo della scena, riflesso delle molteplici forme mediante le quali la violenza sa insinuarsi. Il terzo atto pulsa di un’incredibile tensione grazie al contrasto che Puccini “dipinge” tra la gioia, persino lo scherzo dei due ignari amanti ed il drammatico epilogo che sta per verificarsi. Questo mi ha fatto pensare a “Gli Amanti”, di Magritte (1928), un dipinto che, in linea con la progressione drammaturgica dell’opera, viene portato in scena con una danza che introduce l’atto proprio da un pittore, che interrompendo il suo lavoro su una tela che ritrae San Michele Arcangelo, racconta con il corpo lo squarcio che rappresenta un’opera incompiuta, metafora della vita stessa."

Informazioni e biglietti:

Biglietteria Villa Pini, Bologna - biglietteria@senzaspine.com / +39 375 694 2298

Martedì ore 16:00 - 20:30, mercoledì e giovedì ore 15:00 - 19:00


Biglietteria Teatro Consorziale Budrio

Dal 17/09

  • martedì e sabato dalle 10:00 alle 13:00
  • da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo

Punti vendita e online Vivaticket

Prezzi

Platea e palchi 1° ord:
intero: 35€; ridotto under15: 15€;

Prima galleria:
intero: 30€; ridotto under15: 15€;

Palchi 2°ord:
intero: 28€; ridotto under15: 15€;

Seconda galleria:
intero: 25€; ridotto under15: 12€;

Terza galleria:
intero: 20€; ridotto under15: 10€;

Biglietti interi su Vivaticket, riduzioni disponibili nelle biglietterie fisiche

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