Direttore M° Tommaso Ussardi
Regia Gianmaria Aliverta
Scene Gianmaria Aliverta e Francesca Donati
Costumi Matteo Corsi
Trucco Francesca Bagnara
Maestri del coro Andrea Bianchi (Colsper) e Alhambra Superchi (Comunale)
In collaborazione con VoceAllOpera, Coro delle Voci Bianche del Teatro Comunale di Bologna, Coro Lirico Sinfonico Colsper
La Bohème è un capolavoro senza età, una delle opere più popolari al mondo, una favola dolce e delicata ma allo stesso tempo triste e crudele.
Una storia in cui è impossibile non identificarsi: è un'opera che tocca il cuore e l'anima degli spettatori con la sua bellezza musicale e la struggente storia d'amore tra Rodolfo e Mimì.
Conoscerete sicuramente alcune delle musiche più belle e famose, come l'aria "Che gelida manina" cantata da Rodolfo nel primo atto e il celebre duettino "O soave fanciulla" cantata da Rodolfo e Mimì nel medesimo atto.
"Che Gelida Manina" - Luciano Pavarotti e Fiamma Izzo d’Amico: https://youtu.be/OkHGUaB1Bs8
"O Soave Fanciulla" - Luciano Pavarotti e Fiamma Izzo d’Amico: https://youtu.be/pzPW8mXX3bg
La produzione, diretta dal Maestro Tommaso Ussardi, con la regia di Gianmaria Aliverta, è in collaborazione con VoceAllOpera, compagnia di canto formata dai vincitori della seconda edizione del concorso lirico internazionale Giancarlo Aliverta, oltre che Coro delle Voci Bianche del Teatro Comunale di Bologna e Coro Lirico Sinfonico Colsper, con cui si rinnovano le diverse collaborazioni.
Prima assoluta al Teatro Consorziale di Budrio (29 e 30 marzo), verrà messa in scena al Teatro Duse (1 e 2 aprile) e al Teatro Ebe Stignani di Imola (5 aprile).
𝘾𝘼𝙎𝙏
Alessia Panza - Mimì 1° Cast
Francesca Manzo* - Mimì 2° Cast
Giuseppe Infantino* -Rodolfo 1° Cast
Haruo Kawakami - Rodolfo 2° Cast
Rocio Faus* - Musetta
Alfonso Michele Ciulla - Marcello
Francesco Bossi* - Schaunard
Yuri Guerra - Colline
Luca Gallo - Benoît /Alcindoro
Jaime Canto Navarro - Parpignol
Rosario Grauso - Sergente dei doganieri
Tommaso Corbaja - Doganiere
*vincitori del Concorso Lirico internazionale Giancarlo Aliverta VAO
𝙉𝙊𝙏𝙀 𝙎𝙐𝙇𝙇'𝙊𝙋𝙀𝙍𝘼
É il 19 marzo del 1893 quando Giacomo Puccini e Ruggero Leoncavallo si incontrano per caso in un caffè di Milano e scoprono di lavorare entrambi alla stessa opera. Si tratta de La Bohème, ispirata al romanzo “Scènes de la vie de Bohème” di Henry Murger. Tra i due nasce una discussione molto accesa, si racconta che Leoncavallo si arrabbia molto con Puccini ricordandogli che aveva iniziato lui per primo a comporre quest’opera, e che prima di iniziare aveva addirittura offerto all’amico il libretto che però egli aveva rifiutato. Il successo della trasposizione poetica pucciniana del romanzo di Murger operata da Illica e Giacosa fu un successo senza eguali, entusiasmò pubblico e stampa e per il compositore napoletano, che completò la sua opera un anno più tardi, non rimase che prendere atto del genio musicale dell’ex amico.
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𝐁𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢
In vendita al link: https://bit.ly/3ZlNtZM
Oppure in Biglietteria:
Teatro Duse Bologna . Via Cartoleria, 42 Bologna
Dal martedì al sabato dalle ore 15 alle 19
𝐋𝐀 𝐁𝐎𝐇È𝐌𝐄
Opera in quattro “quadri” di Giacomo Puccini
Direttore M° Tommaso Ussardi
Regia Gianmaria Aliverta
Scene Gianmaria Aliverta e Francesca Donati
Costumi Matteo Corsi
Trucco Francesca Bagnara
Maestri del coro Andrea Bianchi (Colsper) e Alhambra Superchi (Comunale)
In collaborazione con VoceAllOpera, Coro delle Voci Bianche del Teatro Comunale di Bologna, Coro Lirico Sinfonico Colsper
La Bohème è un capolavoro senza età, una delle opere più popolari al mondo, una favola dolce e delicata ma allo stesso tempo triste e crudele.
Una storia in cui è impossibile non identificarsi: è un'opera che tocca il cuore e l'anima degli spettatori con la sua bellezza musicale e la struggente storia d'amore tra Rodolfo e Mimì.
La produzione, diretta dal Maestro Tommaso Ussardi, con la regia di Gianmaria Aliverta, è in collaborazione con VoceAllOpera, compagnia di canto formata dai vincitori della seconda edizione del concorso lirico internazionale Giancarlo Aliverta, oltre che Coro delle Voci Bianche del Teatro Comunale di Bologna e Coro Lirico Sinfonico Colsper, con cui si rinnovano le diverse collaborazioni.
𝘾𝘼𝙎𝙏
Alessia Panza | Francesca Manzo* - Mimì
Giuseppe Infantino* | Haruo Kawakami - Rodolfo
Rocio Faus* - Musetta
Alfonso Michele Ciulla - Marcello
Francesco Bossi* - Schaunard
Yuri Guerra - Colline
Luca Gallo - Benoît /Alcindoro
Jaime Canto Navarro - Parpignol
Rosario Grauso - Sergente dei doganieri
Tommaso Corvaja - Doganiere
*vincitori del Concorso Lirico internazionale Giancarlo Aliverta VAO
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Bohème racconta una tragedia, un gruppo di giovani spensierati a cui capita la peggiore delle cose possibili, la morte di una coetanea, una amica, un’amante.
Lo spettacolo non vedrà una riscrittura drammaturgica: la vicenda verrà mantenuta intatta con tutte le indicazioni Pucciniane, il tutto vestito, però, con gli abiti dalle tinte forti e sgargianti degli anni 80/90 del novecento.
Erano anni sognati, gli anni dei paninari, dei colori forti, delle capigliature e trucchi stravaganti, ma anche gli anni che hanno più di tutto segnato le giovani generazioni. Gli anni infernali in cui spopolava l’HIV, quasi tutte le compagnie di giovani hanno dovuto fare i conti con la morte, hanno dovuto affrontarla, esattamente quello che accade ai protagonisti del dramma di Puccini.
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É il 19 marzo del 1893 quando Giacomo Puccini e Ruggero Leoncavallo si incontrano per caso in un caffè di Milano e scoprono di lavorare entrambi alla stessa opera. Si tratta de La Bohème, ispirata al romanzo “Scènes de la vie de Bohème” di Henry Murger. Tra i due nasce una discussione molto accesa, si racconta che Leoncavallo si arrabbia molto con Puccini ricordandogli che aveva iniziato lui per primo a comporre quest’opera, e che prima di iniziare aveva addirittura offerto all’amico il libretto che però egli aveva rifiutato. Il successo della trasposizione poetica pucciniana del romanzo di Murger operata da Illica e Giacosa fu un successo senza eguali, entusiasmò pubblico e stampa e per il compositore napoletano, che completò la sua opera un anno più tardi, non rimase che prendere atto del genio musicale dell’ex amico.
Conoscerete sicuramente alcune delle musiche più belle e famose, come l'aria "Che gelida manina" cantata da Rodolfo nel primo atto e il celebre duettino "O soave fanciulla" cantata da Rodolfo e Mimì nel medesimo atto.
"Che Gelida Manina" - Luciano Pavarotti e Fiamma Izzo d’Amico: https://youtu.be/OkHGUaB1Bs8
"O Soave Fanciulla" - Luciano Pavarotti e Fiamma Izzo d’Amico: https://youtu.be/pzPW8mXX3bg
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Prima assoluta al Teatro Consorziale di Budrio (29 e 30 marzo), verrà messa in scena al Teatro Duse (1 e 2 aprile) e al Teatro Ebe Stignani di Imola (5 aprile).
𝐁𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢
Platea e Palchi Prima Galleria € 35,00
Prima galleria € 32,00
Seconda galleria palchi € 28,00
Seconda galleria € 25,00
Terza galleria € 20,00
Under 30 € 15,00
In vendita al link: https://bit.ly/3ZhdnhW
Apertura ore 20.00 e inizio ore 21.00
Cena con i menù a tema scelti per l'occasione!
Esecuzione musicale: Francesca Fierro (pianoforte) e Daniele Negrini (violino)
Il programma:
Sonata n. 1 in sol maggiore per violino e pianoforte, op. 78
Sonata n. 3 in re minore per violino e pianoforte, op. 108
Le tre Sonate per violino e pianoforte op. 78, op. 100 e op. 108 appartengono alla piena maturità di Brahms e riflettono alcune caratteristiche fondamentali della sua poetica, prima fra tutte quel senso intimo, tenero, sentimentale e dolcemente affettuoso del Lied, che è l'elemento base e costante di tutta la produzione del compositore amburghese, dalla cameristica alla sinfonica.
La Sonata op. 78, scritta nel 1879 e pubblicata a Berlino nel 1880, è costruita interamente su motivi di un Lied per tenore dello stesso Brahms, la "Canzone della pioggia" (il Regenlied della collana Acht Lieder und Gesänge op. 59 n. 3), il cui tema piaceva molto al musicista. Nella Sonata il tema completo del Regenlied viene sviluppato nell'Allegro finale, ma si avverte anche negli altri tempi, secondo quel gusto della variazione e della costruzione ciclica in cui si ritrova la sigla stilistica del musicista.
La composizione della Terza Sonata, dedicata ad Hans von Bülow, impegnò l'autore per circa due anni (1887/88). Questa Terza Sonata ci offre una pienezza di suono diversa dall'intimismo delle precedenti., e nonostante l'uso moderato del contrappunto e il grande virtuosismo del pianoforte apparvero alla critica un "cedimento" del compositore, che fu accusato di ricercare elementi più esteriori e d'effetto, non si può non osservare la felice creatività della linea melodica.
Del resto, come spesso accade nella musica di Brahms, il fascino del lavoro sta nella variazione e nella permutazione del materiale tematico, apparentemente inesauribile.
Due opere meravigliose,
da ascoltare almeno una volta nella vita!!
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Biglietti 7€
Disponibili in cassa la sera stessa
Ingresso con Tessera Arci 2022/23*
* È possibile tesserarsi in loco (10€) oppure acquistare la tessera online, compilando la pre-adesione sul portale Arci: https://portale.arci.it/preadesione/assne-senzaspine/
𝙎𝙑𝙀𝙂𝙇𝙄𝘼 𝙋𝘼𝙎𝙌𝙐𝘼𝙇𝙀
Apertura ore 21.00
Djset ore 22.00
Ingresso gratuito con tessera Arci 2022/2023
Non ce l’avete? 𝗣𝗮𝗴𝗮𝘁𝗲𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗯𝗶𝘁𝗼 𝗼𝗻𝗹𝗶𝗻𝗲, compilando la pre-adesione sul portale Arci: https://portale.arci.it/preadesione/assne-senzaspine/, così vi evitate la fila!
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La Pasqua si avvicina. C’è chi si arrovella se sia meglio la Colomba classica o il Tartufone, chi spera di non trovare nell’uovo il solito portachiavi, chi guarda compulsivamente le previsioni meteo pur sapendo che, al solito, a Pasquetta pioverà.
Per sollevarvi da tutte le preoccupazioni e farvi arrivare bellə freschə al pranzo di Pasqua con i parenti, sabato 8 aprile vi aspettiamo al Mercato Sonato!
Cosa succederà?
Tanta balotta e djset a sorpresa, altro che portachiavi!
Coniglietti non inclusi.