𝘿𝙟 𝙕𝙀𝙏𝘼, classe '63, eredita la passione per la musica e i vinili dal padre, che lo avvicina
al collezionismo portandolo a sviluppare un'enorme collezione di vinili e a partecipare e
organizzare vari mercati specializzati.
Negli anni '90 inizia a collaborare alla programmazione di Radio Città del Capo, Radio Città 103, Radio K e Radio Città Fujiko, e lavora come ufficio stampa e nella produzione di eventi organizzati dalla famosa scuola di musica jazz “Il Paese Degli Specchi” di San Lazzaro,
dove si sono formati vari artisti di rilievo e il movimento culturale Basse Sfere.
Nel '96 entra nel collettivo del TPO, appena nato in via Irnerio 45, dove inizia ad esibirsi come DJ e dove matura esperienze tecniche e di produzione nell'ambito del live.
In questi anni di fermento artistico e culturale, Zeta si immerge in varie realtà
culturali, da quelle più ufficiali a quelle più ufficiose, quelle di Bologna centro e di periferia, sia in veste di DJ sia in quella di produttore e organizzatore di eventi musicali e culturali.
Attualmente collabora con il progetto It's time to BO, un collettivo di cui fanno parte
professionisti dell'arte e dello spettacolo, e recentemente ha aperto insieme ad altri soci lo
Sghetto Jazz Club.
Come DJ propone una selezione di 45 giri rigorosamente in vinile di musica funk e soul.
𝗥𝗼𝗕𝗲𝗠𝗶𝗦𝘁𝗲 è un collettivo di dj che diffonde Worldbeats contro le forze del male: che sia cumbia o bhangra, filuzzi o reggaeton, kuduro o chaabi, trap o taranta, l’importante è sudare e ballare insieme
La Funky, DJ RINA, Cabeza e dePoussy sono i 𝗥𝗼𝗕𝗲𝗠𝗶𝗦𝘁𝗲. Quattro dj e quattro amiche che lanciano sul dancefloor le musiche e le storie che attraversano parchi, playlist, mari e lotte.
𝙈𝘼𝙍𝙏𝙀𝙇𝙇𝙄 nasce quando Federico Martelli si accorge di avere scritto un po’ di canzoni con un elemento in comune: tutti i testi comprendono la parola “bello”, “bello bello”, “bello bello bello” oppure “bello bello bello bello”. Il produttore Dario Moroldo degli Amari (band seminale per l’indie italiano) decide di aiutare 𝙈𝘼𝙍𝙏𝙀𝙇𝙇𝙄 a fare uscire il suo bedroom pop dalla cameretta e a rendere queste canzoni più belle.
A partire dall’estate 2020, 𝙈𝘼𝙍𝙏𝙀𝙇𝙇𝙄 pubblica quattro singoli con Peer Music Italia: Duello, che parla di tensione omoerotica nella competizione tra maschi; Qualcosa Come Ti Amo, una ballad sulla possibilità di amare anche le persone weird; Mio Figlio, dedicato a una altamente improbabile discendenza di 𝙈𝘼𝙍𝙏𝙀𝙇𝙇𝙄; Fidati che è Bello, una canzone sugli amici che ti aiutano a trovare l’amore.
Sempre nel 2020, 𝙈𝘼𝙍𝙏𝙀𝙇𝙇𝙄, Dario Moroldo e altri amici uniscono le forze per registrare le canzoni dell’album Lady Routine di Bornajeans aka Tania Bornacin, cantante performer e regista. L’album è pubblicato nel 2021 da Talento, l’etichetta creata dal cantante Auroro Borealo.
Nel 2021 𝙈𝘼𝙍𝙏𝙀𝙇𝙇𝙄 collabora a Doppleganger#2, compilation tributo ai brani del cantautore Babalot a cui partecipano, tra gli altri, Lo Stato Sociale, Deian e Maggio (Trovarobato). 𝙈𝘼𝙍𝙏𝙀𝙇𝙇𝙄 suona la chitarra elettrica e il kazoo nel brano Schifo interpretato da Vocalist Senza Nome, una persona che ha preferito restare anonima.
Nella primavera 2021 esce l’EP Bello Bello. La title track è la canzone che 𝙈𝘼𝙍𝙏𝙀𝙇𝙇𝙄 esegue alle audizioni di Italia’s Got Talent 2022, dedicandola ai datori di lavoro che stressano i propri dipendenti credendo di saper fare tutto loro. L’ironia del pezzo riesce a fare riflettere su temi caldi come il mobbing.
Nel frattempo 𝙈𝘼𝙍𝙏𝙀𝙇𝙇𝙄 lavora con Dario Moroldo e il produttore Edo Quarto a nuovi brani che vadano oltre il concetto di bello bello bello e prepara i suoi prossimi live.
Silvia Valtieri [pianoforte, voce]
Nicola Govoni [contrabbasso]
Giacomo Ganzerli [batteria]
𝐒𝐢𝐥𝐯𝐢𝐚 𝐕𝐚𝐥𝐭𝐢𝐞𝐫𝐢 è pianista, polistrumentista e cantante romagnola, improvvisatrice nella musica e nella vita, di formazione classica poi convertita al jazz.
Nel 2018 ha aperto un concerto di Ethan Iverson e da allora si dice felice. Cerca senza sosta la sua strada senza perdere lo swing.
𝐃𝐚𝐯𝐞 𝐅𝐫𝐢𝐬𝐡𝐛𝐞𝐫𝐠 era un pianista, compositore e paroliere americano ben poco conosciuto in Italia. Eppure alcune delle sue canzoni sono state interpretate e incise da artisti come Blossom Dearie, Rosemary Clooney, Shirley Horn, Anita O’Day, Mel Tormé, e la lista delle collaborazioni è lunga e piena di grandi nomi del jazz.
Bopper virtuoso, ha infuso nei suoi brani quell’ingrediente fondamentale che, spesso, nel jazz manca: l’ironia. Questo omaggio si propone di far conoscere la sua musica al pubblico italiano, insieme a brani originali.
Programma:
J. S. Bach, Goldberg Aria
L. van Beethoven, Chiaro di luna
L. van Beethoven, Sonata op.31 n.2 'Tempesta' - 3° movimento
F. Chopin, Mazurka op.17 n.4
F. Chopin, Valse op.69 n.1
C. Debussy, Clair de lune (da 'Suite Bergmasque')
C. Debussy, Passepied (da 'Suite Bergmasque')
E. Granados, Danza espanola n.5
F. Liszt, Parafrasi su 'Rigoletto'
Liszt/Wagner, Isoldes Liebestod
S. Prokofiev, Montecchi e Capuleti
M. Ravel, Une barque sur l'océan
F. Schubert, Moment musicaux n.2 (Ab)
A. Scriabin, Etude op.8 n.12
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Membrane Culturali è un progetto multidisciplinare che intende re-immaginare gli spazi della Pinacoteca Nazionale di Bologna, abitando con differenti linguaggi artistici le sale, attraverso musica classica e contemporanea, danza, performance e attività laboratoriali.
Il progetto intende innescare una nuova interazione con il pubblico per una fruizione degli spazi del museo che diventa contenitore di esperienze multiformi, un museo che sconfina nello spazio pubblico attraverso la contaminazione con le nuove leve dell’arte visiva con cui immaginare e realizzare la membrana culturale in grado di creare un nuovo collegamento tra l’istituzione e il contesto urbano nel quale è collocata.
Programma:
J. S. Bach – F. Busoni, Corale n. 3 in sol minore, Nun komm der Heiden Heiland
J. S. Bach, Partita n. 2 in do minore, BWV 826
F. Chopin, Studio op. 10 n. 12 
F. Mendelssohn, Variations serieuses Op. 54 in re minore
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Membrane Culturali è un progetto multidisciplinare che intende re-immaginare gli spazi della Pinacoteca Nazionale di Bologna, abitando con differenti linguaggi artistici le sale, attraverso musica classica e contemporanea, danza, performance e attività laboratoriali.
Il progetto intende innescare una nuova interazione con il pubblico per una fruizione degli spazi del museo che diventa contenitore di esperienze multiformi, un museo che sconfina nello spazio pubblico attraverso la contaminazione con le nuove leve dell’arte visiva con cui immaginare e realizzare la membrana culturale in grado di creare un nuovo collegamento tra l’istituzione e il contesto urbano nel quale è collocata.